Controlli ai distributori di carburanti per verificare i prezzi e la qualità’ dei prodotti, scoperto un caso di frode in commercio

3' di lettura 16/03/2023 - I finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara, in linea con le direttive operative emanate dall’Autorità di vertice, hanno intensificato, sistematicamente, dall’inizio dell’anno, la vigilanza sulla circolazione e la vendita dei carburanti per verificare l’esistenza sia di eventuali manovre speculative, sia la corretta comunicazione e pubblicità dei prezzi praticati.

In tale contesto sono stati effettuati, dall’inizio dell’anno, 120 controlli presso i distributori stradali. Proprio nel corso di tale attività sono state accertate 8 violazioni per l’“omessa comunicazione” al Ministero delle Imprese e del Made in Italy dei prezzi praticati.

L’attività di polizia economico – finanziaria, originata sia dalle analisi elaborate dal Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza attraverso specifici “piani di azione” e “piani coordinati d’intervento”, sia dalla valorizzazione degli elementi raccolti nel corso del controllo economico del territorio effettuato dalla Fiamme Gialle nel ferrarese, si è concentrata, in particolare, sulla posizione di quei gestori di stazioni di servizio che non avevano provveduto a inviare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy le previste comunicazioni telematiche, rese poi pubbliche sull’ “Osservaprezzi carburanti”, che consente di mappare, anche per area geografica, gli impianti esistenti su una determinata provincia e i prezzi praticati con riferimento all’ultima segnalazione inviata.

Nell’ambito del dispositivo dei controlli posti in essere a tutela dei consumatori, è da segnalare che, nel corso di una verifica effettuata nei confronti di un distributore stradale di questa provincia, è stata rilevata, per il “gasolio”, la “non conformità” ai requisiti specifici previsti dalla vigente normativa in termini di sicurezza e qualità del prodotto. Il controllo, condotto dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Ferrara ha consentito di accertare l’avvenuta erogazione di gasolio non conforme in relazione al c.d. “punto di infiammabilità”, valore che corrisponde alla temperatura più bassa dove si formano vapori in quantità tali che, in presenza di aria e d’innesco, danno luogo alla combustione.

In particolare, il più basso valore di infiammabilità riscontrato nel gasolio (50° C contro i 55° C previsti), pur non generando da subito anomalie di funzionamento ai motori delle autovetture può manifestare, nell’uso prolungato, effetti negativi e accresce le emissioni di gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee a tutela dell’ambiente e dei consumatori.

La difformità riscontrata è stata confermata a seguito di complesse analisi chimico-fisica dei prodotti commercializzati effettuati presso i laboratori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La situazione riscontrata è stata rappresentata alla competente Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di frode in commercio.

L’azione di servizio delle Fiamme Gialle ferraresi costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio economico-finanziario assicurato dal Corpo nel comparto dei controlli sulla circolazione e commercializzazione dei carburanti, finalizzata ad accertare non solo l’assenza di manovre speculative sulla distribuzione al dettaglio e garantire e il corretto assolvimento degli obblighi fiscali, ma anche il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, la qualità dei prodotti venduti e il rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi praticati al consumatore finale.

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Questo è un articolo pubblicato il 16-03-2023 alle 12:41 sul giornale del 17 marzo 2023 - 68 letture

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